News

Spesso quando visitate il Museo ci fate delle domande ricorrenti, e quindi proviamo a dare risposta a tutti, sperando di essere esaustivi👇🏻😉

  • Gianni Rodari è nato nell’edificio che oggi ospita il Museo Rodari?
    No, è nato ad Omegna non distante dal Museo, in una casa che si trova in via Mazzini al numero 56.
  • La casa dove è nato Rodari è visitabile?
    No, non al suo interno, ma è visibile e riconoscibile dall’esterno, dove troverete una targa celebrativa che la indica.
  • Da che etĂ  è adatto il Museo?
    Il Museo Rodari è adatto a tutte le età!
    Però, per far si che i bambini possano goderselo al 100% è consigliabile che sappiano leggere e scrivere, oppure che vengano accompagnati nella fruizione del percorso da un adulto.
  • Cosa significa che si tratta di un Museo interattivo?
    Che i visitatori sono chiamati a mettersi in gioco in prima persona per attivare i racconti e i meccanismi narrativi delle varie installazioni, in un percorso che non espone oggetti, ma storie ed esperienze.
    Le postazioni al suo interno prevedono una fruizione multimediale coinvolgente, immersiva e accessibile a tutti. Gli exhibit interattivi coniugano elementi fisici con video-proiezioni digitali, componenti meccaniche e software.
  • Il Museo propone attivitĂ  per famiglie o per scuole?
    Il Museo è per tutti, è aperto sia alle gite di gruppo con visite guidate per le Scuole, sia è visitabile dalle famiglie o da chiunque voglia immergersi nella fantastica storia rodariana in autonomia!
  • Chi ha ideato il Museo?
    Il Curatore è Pino Boero, uno dei maggiori esperti di Gianni Rodari, e Professore all’UniversitĂ  di Genova di Letteratura per l’infanzia e Pedagogia della lettura presso la FacoltĂ  di Scienze della Formazione dell’UniversitĂ  di Genova, mentre l’allestimento è a cura di Aurora Meccanica, realtĂ  che progetta e realizza video-installazioni e percorsi multimediali per musei.
  • PerchĂŠ il tratto distintivo è una matita rossa e blu?
    La matita bicolore, o “matita del maestro” (G. Rodari, “La famiglia punto e virgola” tratto da “Filastrocche in cielo e in terra”) è utilizzata nell’immaginario comune per segnalare errori più o meno gravi, e si trasforma per l’occasione in “scettro dell’errore creativo” (G. Rodari, “Grammatica della fantasia”).
  • Il Museo è interamente in lingua italiana?
    Si, ma siamo provvisti di una piccola guida in inglese che descrive le postazioni presenti, e ci stiamo attrezzando anche per altre lingue!
  • Il Museo è facilmente raggiungibile?
    SÏ, è nel cuore della città di Omegna, raggiungibile comodamente a piedi, e fa parte del percorso di scoperta del Parco della Fantasia, il nostro parco letterario diffuso.
    Il Museo è in via Carrobbio 45, ad Omegna
  • Dove parcheggio per visitare il Museo?
    Troverete numerosi parcheggi gratuiti al Forum di Omegna (Parco Pasquale Maulini 19), oppure presso il parcheggio coperto antistante la sede della Polizia di Stato, da qui con una passeggiata di pochi minuti, è possibile raggiungere via Carrobbio 45, la sede del Museo Rodari.

Se hai ancora dubbi, o non abbiamo risposto a qualche domanda, puoi metterti in contatto con noi chiamandoci allo 0323 887233 o scrivendoci a: info@museorodari.it